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Autore: elisatonelli

Psicologa e psicoterapeuta a Pisa e provincia svolge attività di consulenza, sostegno psicologico e psicoterapia individuale, di coppia, di famiglia, di gruppo. Si occupa inoltre di consulenza tecnica psicologica nel contesto giuridico-forense.

Tecnica di rilassamento contro l’ansia: “RILASSAMENTO PROGRESSIVO DI E. JACOBSON”

(Progressive Relaxation) 

Rilassamento 

Il rilassamento muscolare progressivo è una tecnica di rilassamento contro l’ansia.

Per rilassamento si intende, nel significato generale e comune, distendersi, riposarsi a livello fisico e psicologico.

E’ la riduzione di uno stato di tensione, tensione che ci dispone “pronti all’azione”, in uno stato psicologico di “allerta”.  

Rilassamento muscolare progressivo 

All’inizio del 1900, Edmund Jacobson si è occupato intensamente, come medico e ricercatore, delle modalità di funzionamento della muscolatura. 

Egli si accorse che la tensione muscolare compariva spesso in concomitanza con inquietudine, stress e paura. Una persona psicologicamente in tensione o spaventata è spesso anche tesa sul piano muscolare. 

Alcuni modi di dire popolari descrivono questa relazione.

Per esempio, può accadere che chi lamenta tensioni dolorose alla nuca e nella regione delle spalle dica di sentire “un peso sulle spalle”; oppure, una persona che è “sempre di corsa” abbia spesso anche i muscoli tesi.

L’espressione “gli si leggono in viso le sue preoccupazioni” può significare che lo stato d’animo si esprime anche sotto forma di contrazione della muscolatura facciale.

  • Tuttavia, non solo la tensione psichica può portare un aumento di tensione muscolare, ma è vero anche il contrario: una distensione muscolare comporta una sensazione di calma
  • Abbiamo a che fare con un rapporto tra psiche e soma che agisce in entrambe le direzioni: la psiche esercita un’influenza sul corpo e, viceversa, modificazioni somatiche possono produrre cambiamenti nello stato psichico. 
  • Punto di partenza del rilassamento progressivo è questo rapporto reciproco tra “tensione psichica” e muscolare

Ideato da E. Jacobson, il Rilassamento Muscolare Progressivo è un metodo di rilassamento basato sull’apprendimento della decontrazione muscolare volontaria.  

Attraverso il training deve essere raggiunta in modo sistematico una diminuzione della tensione della muscolatura volontaria, che a sua volta, genera la percezione di “distensione psichica”.

La più profonda sensazione di calma induce, a sua volta, una maggiore distensione muscolare, il che, in caso favorevole, dà il via ad una specie di processo circolare: quanto più rilasso i muscoli, tanto più divento calmo; tanto più divento calmo quanto più i muscoli si rilassano e così via.

La tecnica del training si rifà all’osservazione di Edmund Jacobson secondo cui ad una breve contrazione di un gruppo muscolare segue, con il tempo, una distensione più profonda.

  • Il principio base del training appare dunque paradossale: la distensione è raggiunta solo attraverso una precedente contrazione. 

Edmund Jacobson definisce il training da lui elaborato, rilassamento progressivo. Si tratta di una distensione che procede per gradi, il che ben descrive l’aspetto sistematico di questo metodo. 

Il procedimento originario è molto lungo, poiché Jacobson indica una pratica assai minuziosa e include anche gruppi muscolari molto piccoli.

Oltre alla lunghezza, un altro problema è posto dal fatto che spesso non si riesce a tenere a mente l’intera serie di esercizi e il processo diviene difficile da seguire. 

Per queste ragioni, oggi il training non viene quasi più praticato nella sua forma originaria. 

Possiamo definire il rilassamento muscolare progressivo come un addestramento che ha come obiettivo l’insegnare ad una persona a ridurre la tensione muscolare e altre manifestazioni somatiche che accompagnano l’ansia. Tutto il training si basa sull’alternanza della contrazione/rilasciamento di tutti i distretti muscolari al fine di ottenere un rilassamento globale che interessi tutto il corpo.

Nella fase iniziale è necessario apprendere la tecnica da un trainer, in seguito sarà possibile eseguirla in totale autonomia.

Inizialmente si pratica il rilassamento in posizione sdraiata e supina, quando si è abbastanza addestrati, si può utilizzare anche la posizione seduta  

Questa tecnica richiede un apprendimento per risultare efficace. I suoi benefici saranno sempre più immediati ed efficaci man mano che la metteremo in pratica.

E’ necessario praticare questa semplice sequenza ogni giorno, cercando un momento di calma e solitudine per favorire l’adeguato rilassamento muscolare.

Nel corso dei decenni le tecniche psicologiche di rilassamento hanno acquisito un’importanza crescente sotto forma di terapia o prevenzione prive di effetti collaterali dannosi.

Il Training Autogeno, elaborato in Germania, e il Rilassamento Muscolare Progressivo, di origine statunitense, sono alcune delle tecniche più diffuse e meglio studiate tra quelle esistenti.

Per entrambe, è essenziale l’idea dellautoregolazione e della responsabilizzazione. Non è previsto che si instauri alcuna dipendenza da un terapeuta: si tratta, piuttosto, di un “aiuto per l’auto-aiuto”.

Naturalmente, va evitato l’errore di intendere l’allenamento al rilassamento come un mezzo certo e infallibile per la risoluzione di tutti i problemi vitali.

Bensì, la pratica regolare dà un importante contributo specifico al rafforzamento e alla salvaguardia della salute fisica e psichica.

Il Rilassamento Progressivo di Jacobson, in virtù del suo carattere pragmatico ed energico, viene proposto come primo approccio all’allenamento al rilassamento

Mentre, solitamente, nel training autogeno bisogna avere molta pazienza prima di poter riscontrare i primi effetti, nel Rilassamento Progressivo vengono di solito avvertite sensazioni di benessere già dopo i primi esercizi. 

Esistono alcuni studi comparati relativi al training autogeno e al rilassamento progressivo che hanno rilevato in entrambe le tecniche le stesse modificazioni, sia sul piano somatico che su quello psichico. Le modificazioni fisiche e psichiche che compaiono nel contesto di un training al rilassamento, vengono chiamate anche “reazioni distensive”. Delle reazioni distensive fanno parte, tra l’altro, le seguenti modificazioni somatiche:

  • Rallentamento e regolarizzazione della respirazione;
  • Riduzione del consumo di ossigeno;
  • Abbassamento della frequenza cardiaca;
  • Bilanciamento della pressione sanguigna;
  • Rilassamento della muscolatura scheletrica;
  • Modificazioni dell’attività elettrica celebrale (nell’elettroencefalogramma è possibile rilevare modificazioni che indicano uno stato di calma mentale).

 A livello psicologico, le modificazioni indotte da un training al rilassamento variano molto da persona a persona. 

Tuttavia, la maggior parte dei praticanti è concorde nell’affermare, per lo meno dopo averne fatto una certa esperienza, di provare uno stato di calma, recepito come piacevole.

Chi esercita regolarmente da un po’ di tempo, acquisisce solitamente una calma sempre maggiore, per questa ragione è un’utile tecnica di rilassamento contro l’ansia.

E’ importante non confondere la reazione distensiva con il sonno. Il sonno non è l’obiettivo immediato del training al rilassamento; si tratta, piuttosto, di un consapevole e profondo stato di quiete. In un certo senso, lo stato di quiete ricercato si trova a metà strada tra la coscienza vigile e il sonno

(Dietmar Ohm, Rilassamento muscolare progressivo. Il metodo Jacobson per una rapida ed efficace distensione muscolare, Red Edizioni, 1996, Como)

RELAXING MUSIC & MUSIC THERAPY

La musica può essere usata sia come mezzo per favorire il rilassamento sia come tecnica terapeutica a sé stante (musicoterapia).  

Per l’induzione del rilassamento si ricorre all’ascolto a basso volume di brani lenti e ripetitivi, secondo i gusti della persona. 

La musicoterapia è una tecnica terapeutica basata sia sull’ascolto di una determinata musica scelta dal terapeuta (musicoterapia passiva), sia sulla creazione di suoni e note attraverso strumenti messi a disposizione (musicoterapia attiva).  

Oltre che di aiuto nel trattamento di stress, ansia, disturbi psicosomatici e depressione, la musicoterapia è usata in neuropsichiatria infantile come mezzo di comunicazione col bambino autistico.  

  • In generale, l’effetto tranquillizzante della musica è dovuto ad un aumento dell’attività dell’emisfero destro del cervello, responsabile dell’attività immaginativa e creativa, con diminuzione del lavoro dell’emisfero sinistro, sede del linguaggio, del pensiero razionale e della capacità di calcolo. 

Il concetto di “Relaxing Music” è già noto in senso storico con il significato di musica adatta al rilassamento e cioè capace di favorire un abbassamento di stress e, contemporaneamente, di dare all’ascoltatore la percezione di gestione della propria tensione fisica ed emotiva.

In base agli studi scientifici compiuti non esiste, però, un tipo di musica rilassante “universale” capace di trasmettere calma e pace ad ogni individuo; questo limite è causato dal fatto che ognuno di noi ha una certa formazione e cultura musicale che ci porta a ritenere sgradevoli alcuni generi musicali.

E se ciò si verifica, è possibile generare anche un effetto totalmente opposto al significato di relax nonostante vengano applicati i criteri di composizione emersi dagli studi.

  • E’ bene ricordare, infatti, che è la mente ad attribuire il significato di “relax” agli stimoli percettivi; e se ad essa non risulta piacevole il tipo di musica non verrà mai raggiunto il traguardo del benessere mentale e fisico

I parametri generali da poter seguire per indurre il senso di rilassamento possono essere riassunti nella seguente regola:

Diversificare il tipo di musica o produrre brani “inequivocabilmente piacevoli” per qualunque tipo di orecchio sia esso di formazione “rock”, “classica”, “pop”, o di altro tipo… In ogni caso, i parametri più importanti da rispettare sono riferiti essenzialmente al tempo e al ritmo.

Ciò è spiegato dal fatto che il nostro corpo tenta in modo naturale una immediata sincronizzazione con il ritmo musicale (dal battito del piede, al movimento della mano, delle dita, o di tutto il corpo) e tutto questo influisce anche sul ritmo cardiaco.

L’ideale battito cardiaco umano rilevato in condizioni di relax è di circa 60 bpm (battiti per minuto) e raggiungerlo significa aprire le porte ad un benessere non solo fisico ma soprattutto mentale; è stato dimostrato che durante questa condizione i risultati di apprendimento e le capacità creative vengono amplificate con significativi benefici pratici che permettono anche il recupero della concentrazione e dell’attenzione apparentemente già “esaurite” con lo stress giornaliero. 

Le ricerche condotte in questo più specifico settore diventano, però, di competenza della “Music Therapy” e permettono anche di aiutare la riabilitazione o alleviare le sofferenze di persone con disabilità psico-motorie.

Lo sviluppo di brani cosiddetti “rilassanti” deve essere prevalentemente affrontato con l’uso di tempi che variano fra i 60 e 90 bpm, utilizzando i 60 bpm anche per quei brani indicati per compiere esercizi di respirazione.

Stabilita questa costante temporale, si potranno realizzare lunghe atmosfere pacifiche lievemente animate da un piccolo battito ritmico per dare modo all’ascoltatore di “sincronizzarsi” mentalmente e di gestire il “lavorio mentale” in modo diverso.

  • Lo sviluppo di una appropriata melodia di riferimento stabilirà un diretto “feeling” emotivo e indurrà un piacevole senso di rilassamento.
  • Un brano musicale realizzato nel rispetto di queste indicazioni dalla sensibilità del compositore, potrà piacevolmente impiegato anche per scopi strettamente collegati a quell’aumento di capacità creative e di apprendimento brevemente anticipate in precedenza.

Lo studio, il lavoro, le espressioni artistiche saranno, ad esempio, le principali attività che possono trovare giovamento se svolte durante l’ascolto di tali brani.

Rilassamento Muscolare Progressivo di E. Jacobson & Relaxing Music Pisa

C/O SPAZIO MIXART, VIA BOVIO 11 PISA

(13 OTTOBRE 2020)

Cos’è:

Il Rilassamento Muscolare Progressivo (Progressive Relaxation) di Edmund Jacobson,chiamato anche “distensione muscolare profonda”, è una tecnica semplice ed efficace per gestire lo stress e l’affaticamento psico-fisico, con la finalità di migliorare il benessere psicologico, mettendo in condizione il partecipante, a conclusione degli incontri, di continuare l’apprendimento al rilassamento in autonomia. 

E’ una tecnica versatile 

E’ un rilassamento attivo 

Verrà presentata in una formula abbreviata e modificata al fine di favorire la prosecuzione della pratica in autonomia, a casa. 

Come:

La tecnica di rilassamento verrà praticata in gruppo (massimo 10 persone)

con la guida della Dr.ssa Elisa Tonelli e con l’ausilio di un brano musicale composto e prodotto appositamente per l’occasione dal compositore e produttore Fabrizio Pagni, brano ideato e composto per favorire il rilassamento e il benessere psico-fisico

Se è vero che crea “distensione psicologica” ciò che riconosciamo come noto e talvolta come familiare, frequentemente si osserva che si fa fatica ad apprendere tecniche e pratiche di rilassamento con le relative indicazioni guidate soprattutto se usate con melodie percepite come “estranee”, “distanti”, che non sono presenti nel nostro repertorio quotidiano e culturale.

Pertanto, viene da “sforzarsi” mentalmente e da tentare di “adeguarsi” a quelle sonorità, a quei ritmi, cercando di seguirli, perdendo l’opportunità di porre l’attenzione sul rilassamento.

Per tale ragione, nasce la collaborazione con il compositore e produttore Fabrizio Pagni, che si è dedicato a comporre e produrre un brano, atto a favorire il rilassamento psicofisico, con sonorità e melodia che le nostre orecchie possono trovare “comode” per essere accompagnati nel rilassamento muscolare progressivo 

La partecipazione agli incontri di gruppo è prevista solo per maggiorenni. 

La partecipazione agli incontri di gruppo è prevista solo in assenza di patologie organiche, di disabilità motorie e/o psico-fisiche 

Quanto: 

Quota d’iscrizione al pacchetto:

  • Euro 70,00 (settanta/00) compresi oneri (Viene rilasciata ricevuta sanitaria detraibile nelle spese mediche della dichiarazione dei redditi/Unico)

Nella quota d’iscrizione è compreso

  • 2 incontri di gruppo di apprendimento al Rilassamento della durata di 1ora e 30 minuti ciascuno (Gli incontri sono stati organizzati, e devono essere svolti, in due giorni consecutivi, al fine di favorire l’apprendimento al rilassamento); 
  • Brano di “Relaxing Music composto ad hoc da Fabrizio Pagni con indicazioni guidate per poter continuare apprendimento e allenamento al rilassamento, in autonomia, a casa. (Il brano verrà fornito in formato mp3). 

Cosa non è

Non è meditazione 

Non è training autogeno 

Non è ginnastica 

Non è necessario imparare la respirazione addominale

Dove:

Spazio Mixart, via Bovio 11, 56125 Pisa

Quando: 

  • Sabato 17 e Domenica 18 ottobre 2020 dalle 10.00 alle 11.30 – (max 6 persone)


Gli incontri saranno organizzati rispettando le norme anti Covid-19
previste per i luoghi chiusi e invitando ad adottare alcuni comportamenti atti ad agevolare la pratica di rilassamento in gruppo:

  • arrivare puntuali, in quanto non sarà possibile sostare nei locali chiusi fino all’inizio dell’attività;
  • preferibilmente arrivare con mezzi di trasporto privati e non pubblici;
  • indossare la mascherina;
  • igienizzare le mani;
  • l’attività si svolgerà in posizione sdraiata, supina. Verranno forniti tappetini ed eventuali cuscini che saranno igienizzati prima e dopo ogni incontro;
  • la disposizione dei tappetini rispetterà la distanza di almeno 1.5 mt. tra una persona e l’altra;
  • prima di accedere alla stanza adibita al rilassamento verrà chiesto di togliere le scarpe;
  • sarà garantita la necessaria aerazione dei locali;
  • indossare un abbigliamento comodo, non stretto;
  • è caldamente consigliato di venire a stomaco vuoto, per favorire la pratica della tecnica di rilassamento;
  • portare una coperta.

Per iscrizioni:

Mandare una e-mail a info@elisatonelli.it oppure contattare via Whatsapp al numero 3285413507 per ricevere il modulo d’iscrizione

  • L’iscrizione è nominale 
  • Per ragioni organizzative, è possibile corrispondere la quota d’iscrizione solo con bonifico bancario 
  • S’intende completata la procedura d’iscrizione a ricezione della quota saldata
  • Il numero di disponibilità di posti viene gestito in base all’ordine cronologico di arrivo delle iscrizioni
  • Il rimborso della quota è previsto solo qualora gli incontri subissero l’annullamento a causa di nuove disposizioni governative per emergenza Covid-19. 

Qualora il partecipante iscritto fosse impossibilitato a partecipare per ragioni personali, sarà possibile usufruire della partecipazione agli incontri di gruppo in un eventuale successivo II ciclo di incontri, di cui verrà data tempestiva comunicazione al partecipante appena calendarizzato